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Taipeieco.it - The Economic Division of Taipei Representative Office in Italy

 


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A Taiwan nuove opportunità per le piccole e medie imprese.

 

Taipeieco.it (LC)

15 febbraio 2013.

 

Taiwan è al 4° posto nel mondo quale migliore destinazione per gli investimenti stranieri e seconda in Asia dopo Singapore.
Nella classifica degli investitori esteri di Taiwan, l’Italia è agli ultimi posti con appena €78 milioni ed è il 22° partner commerciale di Taiwan a livello mondiale.
L'Italia ha grandi spazi di crescita in un Paese in cui il Pil aumenta a ritmo costante (3,8% previsto per il 2013) e l’inflazione è stabile al 2,3%, che ha ulteriormente ridotto le tasse sui redditi delle imprese (attualmente al 17%) e l’IVA al 5% ed ha riformato il sistema della protezione della proprietà intellettuale.

I rispettivi governi si stanno già muovendo in tal senso, puntando sul sostegno all’internazionalizzazione e alla cooperazione fra le piccole e medie imprese. Già dal 2011, infatti, è in essere un Forum di cooperazione economica fra Italia e Taiwan (prossima consultazione a marzo in Italia), attraverso il quale vengono individuati i settori e gli strumenti migliori per la cooperazione economica e commerciale e che rappresenta anche un momento di incontro diretto fra gli imprenditori.
Sulla stessa linea anche l’Unione Europea, che attraverso il proprio ufficio economico a Taiwan (EETO), ha in progetto un network con Taiwan per le piccole e medie imprese.
A Taiwan, un’isola poco più grande della Sicilia, ci sono 1,28 milioni di PMI, il 97,6% del totale. La popolazione ammonta a 23 milioni di abitanti con una forza lavoro di oltre 11 milioni di persone. Il numero di visitatori stranieri raggiunge i 7 milioni (con un aumento del 46% nel 2012), di cui il 30% arrivano dalla Cina.

Un mercato ampio che costituisce un ponte verso la Cina e gli altri Paesi Asean, con i quali l’interscambio commerciale totale ammonta a USD 70 miliardi. Con la Cina, in particolare, i traffici commerciali e di investimenti si sono notevolmente semplificati e moltiplicati a partire dal 2010, anno di entrata in vigore dell’accordo ECFA (accordo di libero scambio fra Taiwan e Cina). Grazie a questo accordo l’isola gode di dazi di esportazione molto bassi o nulli verso la Cina e di un agevole accesso al mercato cinese dei servizi.
Taiwan aderisce all’accordo internazionale dell’OMC per la partecipazione agli appalti pubblici (GPA), quindi il sistema degli appalti pubblici è accessibile anche alle aziende italiane. Nel 2010, 375 appalti sono stati vinti da imprese straniere, di questi solo 7 da imprese italiane, fra cui Ansaldo ha vinto il bando per la costruzione di un tratto della metropolitana leggera di Taipei, la capitale.

A ciò si aggiunge la politica di agevolazioni fiscali, particolarmente favorevole agli investitori stranieri. Insieme ad Hong Kong, Taiwan ha la tassazione sugli investimenti più bassa di tutta l’Asia. Il governo ha, inoltre, puntato sullo sviluppo delle infrastrutture, che oggi sono fra le più moderne del continente: 18 aeroporti di cui 5 internazionali, 5 porti internazionali e numerose ferrovie ad alta velocità in tutta l’isola. Il Paese è al 6° posto al mondo per diffusione della banda larga, che nella pubblica amministrazione ha già raggiunto il 100%.
Particolare attenzione da parte del governo è posta anche alle condizioni di accesso al credito. Nel 2012 le banche taiwanesi hanno accordato più di USD10 miliardi di prestiti alle piccole e medie imprese, superando notevolmente l’obiettivo fissato dal governo. La cifra ha rappresentato il 49.6% del credito totale concesso ai settori pubblico e privato.





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