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Taiwan verso la liberalizzazione economica: Zone Pilota ad Economia Libera

 

Taipeieco.it (LC)

12 luglio 2013

 

Per fronteggiare la crisi economica in Europa e accelerare il cammino del Paese verso la liberalizzazione economica, il governo ha approvato il progetto per l’istituzione delle Zone Pilota ad economia libera, attraverso le quali si intende sostenere ed ampliare la liberalizzazione degli scambi commerciali.

 

Il governo intende inaugurare un nuovo modello di business e liberalizzazione, attraverso le zone pilota ad economia libera. La normativa si occuperà di allentare notevolmente le restrizioni sui flussi di merci, persone, capitali e informazioni, oltre che elaborare un regime di tasse più amichevole e facilitare l’acquisto dei terreni. Ci saranno meno restrizioni anche per l’assunzione di personale straniero e proveniente dalla Cina continentale. Materie prime e prodotti agricoli e industriali saranno esenti dalle tariffe doganali, dalle tasse sui beni e dalle commissioni per i servizi portuali e commerciali. Sono previste agevolazioni fiscali anche per le merci esportate.

 

Le aree individuate per il progetto fungeranno da prova generale per un sistema dalle regole più morbide e con meno restrizioni, che poi potrà essere esteso a tutta l’isola di Taiwan. Inizialmente si partirà dalle zone commerciali libere già esistenti: Suao Port, Keelung Port, Taipei Port, Taichung Port, Kaohsiung Port e Taoyuan Aerotropolis. Si prevede che con un aggiustamento della normativa che le riguarda, il progetto in queste zone potrà partire già da Luglio 2013. Per il resto, sarà necessario predisporre una speciale legislazione che permetta di derogare alle normative vigenti sugli scambi commerciali, pertanto si prevede che entro circa due anni, oltre alle aree stabilite dal governo centrale, anche i governi locali potranno aprire Zone Pilota sul proprio territorio.

 

La realizzazione delle Zone Pilota ad Economia Libera è senz’altro l’intervento di liberalizzazione economica più importante che Taiwan ha predisposto negli ultimi 10 anni, dopo l’entrata nell’OMC. Il progetto consentirà a Taiwan di creare le condizioni per partecipare all’integrazione economica della regione e attirerà molti investimenti stranieri, generando una nuova crescita economica del Paese nel lungo termine.

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