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La ceramica italiana del terzo millennio: destinazione Taiwan
 

Huffington Post, 09/03/2014

di Jasmine Pignatelli.

30 artisti, 20 nazioni presenti e 3 italiani a rappresentare l'ingegno e la ricerca nell'arte della ceramica. Quella italiana è una forte presenza e motivo d'orgoglio se si pensa che questa grande e prestigiosa biennale si realizza a Taiwan, patria della ceramica e dell'innovazione tecnologica. Curata da Wendy Gers, che ha individuato e invitato i nostri connazionali, la "Taipei Biennal Ceramic 2014" (maggio - ottobre 2014) si sviluppa intorno agli ultimissimi ritrovati tecnologici, digitali, alla cyber ceramica e alla multimedialità applicata all'Arte. E quando oggi si parla di tecnologia applicata alla ceramica, si parla di una materia che è rivolta non solo alle scoperte scientifiche, alle applicazioni in campo medico, aeronautico ecc, ma anche ad un futuro sostenibile, allo sviluppo delle identità, alle innovazioni digitali e al rispetto dell'ambiente e della società. Con queste premesse la Ceramica è già nel futuro, reale o virtuale che sia!!!

Compito dei 3 italiani sarà mostrare quella parte della nostra cultura artistica che crede nella ricerca e nell'innovazione e che non teme confronti con il resto del mondo. Francesco Ardini, Nicola Boccini e Pierluigi Pompei con le loro opere sono tutti nella sezione Cyber Ceramic & Digital Materialities; e già si capisce quali confini questi artisti hanno da tempo varcato rispetto alla rappresentazione più tradizionale di Arte e di Ceramica. Non è una novità che artisti con una certa predisposizione alle avanguardie hanno rincorso e utilizzato conoscenze tecnologiche e materiali innovativi come strumenti adatti per esprimere al meglio il proprio mestiere. La tecnologia negli anni ha influenzato la creazione artistica stabilendo nuove possibilità di espressione e cambiandone anche le modalità di fruizione e funzione. Le risposte a queste innovazioni sono tante, varie e sono finalmente, oggi, approdate anche in un ambito che si è sempre fatto vanto di un certo radicamento alla tradizione dove anche il supporto tecnoscientifico, se c'era, non entrava mai a far parte del linguaggio dell'opera.

Si chiama EV.14.0 l'opera dell'artista Nicola Boccini, tra i più conosciuti sperimentatori e ricercatori in fatto di materia ceramica. E' un opera formata da 34 pannelli di porcellana dallo spessore di circa 1 mm, dove sono stati inseriti in prima fase fili di rame smaltato per creare l'anima della porcellana e 3 cotture per renderla resistente, translucida e viva. Dietro ogni pannello sono stati montati dei led rgb con un sistema software e hardware realizzato dall'azienda "ELES Semiconductor Equipment spa" di Todi. EV.14.0 si illumina interpretando la voce di bambini e adulti, interagendo con lo spettatore che in parte gli imprime un effetto personale. Realizzata presso la Scuola d'Arte Ceramica "Romano Ranieri" e la prestigiosa fabbrica U. Grazia di Deruta, EV 14.00 è un'opera che sa ascoltare, ma che sa anche rispondere!
 

Pierluigi Pompei presenta Whispers una scultura sonora in ceramica realizzata con le tecnologie musicali dei compositori Strijbos e Van Rijswijk. L'installazione è come un paesaggio sonoro tridimensionale. In una stanza oscurata, cinque trombe in ceramica di grandi dimensioni lasciano trapelare un mondo che nutre il senso dell'udito: le trombe versano all'esterno parole, filamenti di frasi, risate, alternate a rumori, strani borbottii e crepitii. Ogni tromba ha il suo repertorio di espressioni e ha una propria caratteristica sonora dovuta alla differente lunghezza dei coni. Circe è il titolo di un'intera mostra che Francesco Ardini presenta a Taipei: in un ambiente domestico, i resti di un banchetto sono impilati alla rinfusa testimoni di avvenute mutazioni, virali e virtuali o ancora da realizzarsi. Tablet e smartphone sono gli strumenti di indagine dello spettatore. Strumenti che se avvicinati all'installazione, attraverso un software messo a punto dall'artista, sono in grado di generare trasmutazioni ottiche: un inganno tecnologico che propaga immagini come virus che dal reale approdano al virtuale.

Oggi questa Biennale dal titolo Ceramics Now: Art, Design & Digital Materiality, celebra la Ceramica come materia che integra tecnologia e sostanza digitale: come moderni divulgatori scientifici, gli artisti contemporanei invitati a questa esposizione sono scultori che hanno intercettato nel DNA dell'argilla un codice innovativo che è parte integrante della materia e che ne qualifica un sostanzioso passaggio epocale.

 

Link, http://www.huffingtonpost.it/jasmine-pignatelli/la-ceramica-italiana-del-terzo-millennio-destinazione-taiwan_b_4920312.html



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