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La vincitrice di Espresso Italiano Champion a Taiwan: “Amo l’espresso italiano e grazie all’analisi sensoriale dello Iiac ora lo capisco bene”
7 maggio 2014.
È Fan Szu Ting, giovane barista di 25 anni, la vincitrice della tappa di Espresso Italiano Champion a Taiwan. La vincitrice racconta la sua passione per l’espresso italiano in questa intervista, che è anche un modo per capire come vivono la professione le nuove leve a Taiwan e, più in generale, in Asia. Un’area del mondo a cui piace l’espresso italiano, un’area dove lo Iiac continua a lavorare in collaborazione con Iiac Japan, Iiak Korea e, naturalmente, Iiac Taiwan (e non solo).
Quando hai iniziato
a lavorare come barista?
Ho cominciato quando ero all’università, lavoravo come barista al bar Amazing 63
a Taichung, il cui proprietario Tsai Hsien-Cheng era pazzo per il caffè:
condivideva con me i suoi pensieri su questa bevanda e così piano piano mi sono
innamorata del caffè anch’io. Quando mi sono laureata mi ha presentato al bar
Caffè 5160, lì ho iniziato a conoscere sempre meglio il vero caffè italiano. Il
signor Yen Jing Yuan mi ha insegnato tantissimo sul caffè e mi ha fatto
conoscere lo Iiac: grazie all’approfondimento e alla formazione dell’Istituto
sono in grado ora di lavorare con sicurezza a livello sensoriale, con
l’obiettivo di diventare indipendente.
Cosa ti piace del
tuo lavoro?
Come barista mi piace guardare i clienti che prendono il caffè che gli preparo:
si vede dal loro volto se lavoro bene. Mi piace anche consigliarli sui diversi
prodotti che abbiamo in vendita al bar. E poi mi impegno molto a promuovere la
formazione sul caffè: la condivisione di quanto apprendo ai corsi è fondamentale
per me, una sfida per confrontare quanto so e quanto ancora devo imparare per
migliorarmi sul lavoro ogni giorno.
E del caffè
italiano cosa ti piace?
È molto speciale perché ogni regione ha un suo profilo: mi affascina soprattutto
la componente aromatica del prodotto. È un peccato che l’espresso in purezza
ancora non sia apprezzato da molti fuori dall’Italia, ma lavoro tutti i giorni
per farlo scoprire e per fare appassionare i clienti. È vero che la maggior
parte dell’attività dei bar a Taiwan è basata sulle bevande in cui l’espresso è
solo un ingrediente, e quindi lavoriamo moltissimo con il latte, ma la base deve
sempre essere un espresso perfetto. Potremmo poi utilizzarlo in modi diversi e
così facendo fare innamorare i nostri clienti della piccola tazzina.
Cosa ti ha dato la
formazione dello Iiac?
Mi ha fornito la competenza sensoriale corretta per capire il prodotto. Oggi
sono in grado di cogliere gli odori positivi e negativi di un espresso italiano
e capirne quindi la reale qualità. In generale i corsi Iiac mi hanno aiutato a
dare un caffè davvero migliore ai miei clienti.
(Testo raccolto da Carlo Odello con la traduzione di Raffaele Hsu).
Link, http://www.coffeetasters.org/newsletter/it/index.php/la-vincitrice-di-espresso-italiano-champion-a-taiwan-amo-lespresso-italiano-e-grazie-allanalisi-sensoriale-dello-iiac-ora-lo-capisco-bene/02473/
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