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Motorcycle Taiwan 2014: una fiera nella patria dello scooter.


Siamo stati a Taipei in occasione di Motorcycle Taiwan 2014, una fiera B2B dedicata agli scooter. In questi giorni "dall'altra parte del mondo" abbiamo potuto anche osservare il rapporto dei taiwanesi con le due ruote, divenuti ormai parte integrante della vita della città e dei suoi abitanti. Le istituzioni, infatti, hanno eletto lo scooter principe della strada, dedicandogli spazi e facilitazioni da noi inconcepibili

Scatta il verde: manetta spalancata e via, un'orda di scooter e motorini ronzanti attraversa l'incrocio al massimo della velocità consentita dal motore di ognuno, pronti al via della 9° edizione della Fiera del Motociclo di Taiwan. A Taipei le due ruote, più che uno stile di vita, sono una necessità: in una città dove il traffico è sostenuto di notte e degno di un esodo biblico di giorno, la risposta naturale è il motorino, che qui si traduce in “scooter compatto con linee vagamente sportiveggianti”. Ogni proprietario ama però dare al suo mezzo un tocco "artistico", un segno distintivo, un qualcosa che lo renda unico e personale: un adesivo speciale (per gli uomini) o un pupazzetto appeso allo specchietto (per le signore) sono il minimo sindacale. Ci sono poi quelli modificati in maniera maniacale, con sospensioni raffinate, verniciatura custom, terribili luci a LED e accessori anodizzati nei colori più improbabili. Quasi ogni modello ha poi la vaschetta nel retroscudo, utile per sistemare l'immancabile bottiglietta d'acqua. Questo è un dettaglio che da noi fa storcere il naso, preferiamo il cassetto con la chiave. Ma a Taipei non serve serratura: le vaschette sono tutte piene di oggetti e, a quanto pare, i furti non sono all'ordine del giorno.
Che sia un asfittico 50ino a 4 tempi o un 300 cm3 nuovo di zecca, lo scooter ce l'hanno tutti e tutti lo usano: le ragazze ci vanno al centro commerciale, le coppiette si stringono forte, le madri accompagnano a scuola i figli e sono cariche di borsine della spesa, i colletti bianchi mettono la 24ore di traverso sulla pedana, l'imbianchino lega la scala al portapacchi. Anche la polizia gira con piccoli scooter completi di luci e sirena. I fattorini portano la pizza e la posta, proprio come da noi, ma in Italia raramente si vedono trasportare scaldabagni o enormi tv a schermo piatto. Il fenomeno è così radicato che a Taiwan la segnaletica e il sistema stradale è stato modificata per per essere a uso e consumo delle due ruote. Su ogni strada nei grandi incroci c'è un quadrato con disegnata una moto: quello è lo spazio riservato agli utenti delle due ruote, che avanzando lungo le auto in colonna e si vanno a mettere lì, pronti per scattare in pole position al verde. Nessuno si sogna di occuparlo con l'auto o il bus. Se poi in motorino si ha la necessità di svoltare a sinistra, la gente non si butta in mezzo all'incrocio pregando che dietro le auto stiano attente a non investirla. Davanti al famoso quadrato di prima c'è un altro quadrato, dove i motorini che vogliono svoltare a sinistra possono accostare e mettersi così davanti a tutti, pronti per imboccare la strada voluta allo scattare del verde successivo. Ad ogni ondata cerchiamo di identificare qualche marchio. C'è qualche giapponese, soprattutto Yamaha e Suzuki, ma quelle che vanno per la maggiore sono le locali Kymco e Sym.

 

Link, http://www.insella.it/news/motorcycle-taiwan-una-fiera-nella-patria-dell-scooter

 



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