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Taiwan, giro di vite sulle tasse
25/02/2014
Di Elena Galli
Giro di vite di
Taiwan sulle tasse. Il ministro delle finanze Chang Sheng-Ford ha annunciato
ieri un aumento delle imposte per banche e assicurazioni, oltre che per i
redditi più alti, quelli cioè che superano i 10 mln di dollari. Il governo di
Taipei punta su entrate supplementari pari a circa 2,3 mld di dollari all’anno,
di cui 660 mln solo da istituti di credito e compagnie di assicurazioni.
In dettaglio, il ministro intende più che raddoppiare il regime di imposte
sull’industria finanziaria: un vero e proprio giro di vite, visto che, alla fine
degli anni novanta, per rilanciare l’economia fortemente colpita dalla crisi
asiatica, Taiwan aveva alleggerito la fiscalità sul settore, portandola dal 5 al
2%. Per il ministro si tratta ora “non di aumentare le imposte, ma di
ristabilire il tasso di imposizione iniziale”. La tassazione su fondi, valori
mobiliari e contratti a termine resterà al 2%, mentre per i redditi dei Paperoni
taiwanesi l’imposta salirà dal 40 al 45%.
L’iniziativa di Taipei mira a ridurre il debito pubblico dell’isola che ha
raggiunto il 40% del pil.
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