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L’Enoteca italiana scommette su Taiwan
11 Novembre 2014
L’Enoteca Italiana,
in questa settimana, sta facendo conoscere vino e territorio italiano a un
selezionato gruppo di importatori, opinion leader e giornalisti provenienti da
Taiwan. Da domenica scorsa, 9 novembre, fino al quella successiva, 16 novembre,
personale dell’ente vini senese ha il compito di condurre un “tour” in varie
zone produttive dell’Italia per conto del Ministero dello Sviluppo Economico, di
Federvini e dell’Unione Italiana Vini. “L’obiettivo generale del progetto –
osserva l’amministratore unico di Enoteca italiana - è di sviluppare una
narrazione sullo stile di vita locale attraverso gli elementi che ne
rappresentano l’essenza: vino, cibo, territorio. Il made in Italy rimane al
centro, e non solo dal punto di vista strettamente enologico”. In questa
occasione Enoteca italiana torna a svolgere un ruolo fondamentale, in quanto
unico soggetto pubblico (fin dal decreto regio del 1933 che ne decretò la
nascita) con il compito di valorizzare il vino di qualità e il suo legame con la
cultura e i territori, senza dimenticare l’aspetto di promozione e di sostegno
alla commercializzazione internazionale: non ha caso, l’ente dispone a questo
scopo di una società in Cina.
Il programma dedicato alla delegazione taiwanese vuole comunicare il prodotto e
la cultura del vino in simbiosi con il territorio e l’ambiente in cui si è
sviluppato. Il tour è partito dal Veneto, con le visite alle aziende Masi
(nell’occasione, la delegazione si è incontrata con il presidente di Federvini
Sandro Boscaini), Serego Alighieri (i discendenti di Dante) è continuato in
Lombardia (o,meglio, in Franciacorta) con la scoperta del brand Berlucchi ed è
tornato in Veneto da Zonin (il più grande produttore italiano: nel museo
dell’azienda è avvenuta la scoperta delle cantine di proprietà in Toscana come
in Sicilia, Puglia o persino in Virginia). Quindi, altri nomi prestigiosi come
Mionetto e Bisol. Ulteriori tappe riguardano le Marche, dove è stato organizzato
un workshop con le aziende vitivinicole locali in collaborazione con l’Istituto
marchigiano tutela vini e un altro in collaborazione con Vinea, unito alla
visita all’Enoteca regionale marchigiana. Quindi si prosegue nella regione
confinante, con la visita al consorzio di Tutela del Montepulciano d’Abruzzo, la
visita a una delle cantine e alla sede del consorzio Citra, che associa nove
produttori vitivinicoli.
Ultimo appuntamento in scaletta la visita all’Enoteca regionale di Ortona,
sabato prossimo. Nell’occasione, l’Enoteca italiana ha presentato alle aziende
il proprio Atlante dei territori del vino italiano. I partecipanti al “tour”
sono stati selezionati dall’Istituto italiano per il commercio estero di Taiwan
che ha individuato gli operatori sulla base dell’esperienza e degli interessi
espressi sul mercato dei vini italiani. Per tutti gli operatori sono state
raccolte delle schede in cui sono state riportate le informazioni relative ai
vini già importati, alla tipologia di prodotti d’interesse e alle aspettative
del tour.
Link, http://corrieredisiena.corr.it/news/attualita/155256/L-Enoteca-italiana-scommette-su-Taiwan.html
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