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Computex 2015,
dalle borracce ai bracciali: ecco la carica degli oggetti "smart"
La fiera di tecnologia più importante del mondo asiatico si è appena conclusa.
Quest'anno ha puntato molto sull'Internet delle cose, accantonando la sua natura
di mecca dei pc. Presentati anche nuovi ibridi, a metà tra tablet e notebook,
pronti a sfruttare Windows
di ROSITA RIJTANO
07 giugno 2015
SMART. Una sola parola per 1.700 espositori registrati, 5mila stand e
130mila visitatori. Orologi smart, bracciali smart, tazze smart. Alla fiera
della tecnologia di Taipei, dal 2 al 6 giugno, non si è parlato d'altro. Di
conferenza in conferenza, di padiglione in padiglione. Come un mantra.
Aggiungere un pizzico d'intelligenza a tutto ciò che ci circonda, è il primo
obiettivo. Collegarlo alla Rete, il primo passo. Necessario. "Immaginate una
casa dove ogni oggetto, anche il più semplice, è connesso a Internet. E può
essere controllato con il tablet o lo smartphone", ha detto Kirk Saugen, vice
presidente di Intel, sul palco del Banquet Hall. Dietro di lui, un prototipo
degli ambienti domestici del futuro. Una tazza controlla le calorie del caffè.
Un portafiori monitora la temperatura di casa. Piccoli esempi: semplici, però
efficaci.
Smart things. D'altra parte, l'avevamo previsto. La crescita
dell'Internet delle cose ha, ormai, ritmi talmente veloci da aver spinto un suk,
tradizionalmente dedicato al mondo dei pc, a cambiare natura. A bollare
l'industria dei computer come "matura". E a puntare sulle nuove frontiere del
mercato, dove la gara è ancora aperta. Non ci sono vincitori. C'è una chance per
chiunque. "Welcome to the Computex of Things", si legge su DigiTimes, il
giornale distribuito gratuitamente all'ingresso. All'ombra del Taipei 101, uno
dei più alti grattacieli del mondo, ci sono stati ovviamente i big che hanno
guadagnato i flash. Ma hanno deluso, puntando sul classico. Asus, senza molto
clamore, ha presentato il suo nuovo orologio smart, lo ZenWatch 2. Una bazzecola
per Apple. Mentre, per la prima volta, Acer ha mostrato i tre neo annunciati
della linea wearable Liquid, dedicata agli sportivi. Fin qui niente di nuovo,
tutto già visto. Per cogliere il guizzo, per intuire il trend del domani,
invece, è necessario fare uno sforzo linguistico (in pochi parlano un inglese
comprensibile) e curiosare tra gli stand delle decine di piccole compagnie
asiatiche, spesso startup, pronte a invadere la nostra vita quotidiana. Con
delle curiosità. Sì, perché se non hai niente da perdere, è più facile
sperimentare.
Come nel caso del premiato Keydex NFC, della Union Genius Computer: è un anello che, poggiato su uno smartphone Android, proietta in tempo reale sullo schermo le tue condizioni di salute o il tuo biglietto da visita. Il tutto dopo aver scaricato un'apposita applicazione su Google Play. NFC funziona anche da chiave, se usato con porte chiaramente smart. In più da metodo di pagamento e da password. E si può comprare su Amazon, da ogni parte del mondo, a 29,99 dollari. Spiega entusiasta Jim Wei, addetto alle vendite: "Oggi ci sono tanti numeri, tante lettere da ricordare, è tutto così complicato. Domani, vedi", racconta mostrando l'anello, "basterà un tocco. Fatto". Pochi metri più avanti c'è Oaxis che ha progettato una borraccia capace di dirti quanta acqua hai bevuto durante il giorno e se il liquido immesso nel contenitore è pulito o meno. Bella idea. Per realizzarla ci sarà una campagna in crowdfunding, vedremo se la spunterà. Punti vendita previsti solo ad Est e negli Stati Uniti, al momento. Ma all'Europa "ci stiamo pensando", fanno sapere dallo staff. Sono tanti i dispositivi indossabili confenzionati ad hoc per bimbi (AtheNtek e Holux) e anziani. Alla GuiderCare prospettano anche soluzioni in abbonamento. Un pacchetto, che include smartwatch e sensori per la casa, è in grado di monitorare le attività dei vostri cari, o ricordargli di prendere le medicine. Nicolas Baele, business development dell'azienda, francese ma trapiantato a Taiwan, punta sulla sensibilità: "Mi sarebbe piaciuto avere a disposizione un sistema del genere, quando mio nonno era ancora vivo", sostiene. Un piccolo assaggio di prodotti per le fasce di pubblico a cui i wearable - finora confinati agli amanti del fitness - potrebbero presto allargarsi.
L'invasione degli ibridi. Per il versante hardware, tra i piccoli espositori è il paradiso delle periferiche e degli accessori. Con custodie e mouse personalizzabili. Nulla di eccezionale. In questo caso bisogna spostarsi, prendere la metro e andare verso l'altro polo espositivo, nel distretto di Nangang. Qui, infatti, ci sono tutti i colossi. Che nel settore più "geek", la fanno ancora da padrona. Indiscutibilmente. C'è Msi, l'azienda taiwanese specializzata in pc per i gamer, che ha mostrato i suoi nuovi modelli con le prestazioni degli schermi migliorate. Ci sono i visori 3D Oculus Rift, da provare con la nuova scheda video di fascia alta presentata da Nvidia. Da far girar la testa. E soprattutto tanti ibridi, cioè quei prodotti a metà tra i tablet e i notebook, che si smontano e si rimontano. Con un semplice tocco della mano. Sia Hp, sia Asus sia Acer hanno annunciato novità. In ordine: una versione modernizzata dell'Hp Pavillon X2 10; Asus Transformer Book T100HA; e Acer Aspire Switch 11 V. Per quella che si prospetta un'invasione, grazie anche al nuovo sistema operativo targato Microsoft, Windows 10, che uscirà in versione definitiva a fine luglio. E a una sua particolare funzione, Windows Continuum, disegnata proprio per permettere di cambiare interfaccia al volo. In casa Intel ad attirare maggiormente l'attenzione è stata la già nota tecnologia RealSense. Con cui ci si può trasformare in un avatar, o fare il login solo guardando lo schermo. Ma l'azienda di Santa Clara ha anche presentato la sua nuova Thunderbolt 3, che - sorpresa - avrà un connettore USB Type C. Così quella che si prospettava come una battaglia tra i due protocolli di trasferimento dalle periferiche ai pc, è già finita.
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