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A Taiwan si insedia il nuovo presidente, borsa di Tokyo +0,5%
 

Tsai Ing-wen ha giurato come prima presidente donna della storia di Taiwan. Pechino l'accoglie con scetticismo. Intanto l'americana Gap si ridimensiona in Giappone

20 maggio 2016

 

Borsa di Tokyo positiva nonostante il leggero rafforzamento dello yen sul dollaro: il Nikkei ha chiuso in rialzo dello 0,5% a 16.736 punti, mentre alle 8 ora italiana Hong Kong saliva dell'1,2% e Shanghai perdeva lo 0,2%. Ancora su il prezzo del petrolio: il Wti guadagnava l'1% a 48,64 dollari al barile, il Brent lo 0,7% a 49,71 dollari. La Banca centrale cinese, dopo la netta svalutazione di ieri, ha rafforzato lo yuan, ma solo frazionalmente, dello 0,03% nei confronti del dollaro. Il cross tra il biglietto verde e la valuta cinese si è quindi attestato a 6,5510 rispetto a quota 6,5531 di ieri.

Oggi c'è stato il cambio della guardia a Taiwan. Tsai Ing-wen ha giurato oggi al palazzo presidenziale di Taipei come prima presidente donna della storia della Repubblica di Cina, il nome per esteso dell'isola, subentrando al suo predecessore, Ma Ying-jeou, presidente per due mandati a partire dal 2008.

Tsai, candidata del Partito Democratico Progressista alle scorse elezioni di gennaio, aveva vinto a stragrande maggioranza superando il rivale del Kuomintang, il Partito Nazionalista, Eric Chu. Molti i riferimenti ai problemi interni dell'isola, nel discorso inaugurale della nuova presidente. I temi economici e sociali hanno dominato tutta la prima parte del discorso di Tsai: secondo gli ultimi dati, Taiwan è in recessione e il sistema pensionistico dell'isola e' sull'orlo della bancarotta, ma soprattutto, ha sottolineato Tsai "i nostri giovani soffrono per i bassi salari" e si sentono "indifesi e incerti sul futuro".

La nuova presidente ha poi parlato delle riforme che intende varare durante il suo mandato per raggiungere un modello di sviluppo sostenibile. Tsai ha poi affrontato i temi della cooperazione regionale e il ruolo di Taiwan in Asia. "Se Taiwan non userà' la propria forza per partecipare attivamente agli affari regionali, non diventerà soltanto insignificante, ma potrà essere marginalizzata e perdere la capacità di determinare il proprio futuro". Non poteva mancare il riferimento al rapporto con Pechino. "Lavoreremo per mantenere pace e stabilità nelle relazioni tra lo Stretto - ha continuato la presidente - Ci impegneremo a facilitare la riconciliazione interna, rafforzare le istituzioni democratiche, consolidare il consenso e presentare una posizione unita al resto del mondo". Tsai ha però sottolineato che "è mio impegno salvaguardare la sovranità e il territorio" della Repubblica di Cina.

Da Pechino non sono arrivate reazioni ufficiali alla cerimonia di insediamento di oggi anche se la stampa cinese non ha mancato di sottolineare, con toni più sfumati rispetto alle scorse settimane, l'opinione riguardo alla nuova leader di Taiwan. Le relazioni tra Cina e Taiwan entrano in "un'era di incertezza sotto Tsai", ha commentato oggi il Global Times che critica la politica di "mantenimento dello status quo" della nuova presidente, e a cui il quotidiano cinese rimprovera di non avere mai riconosciuto pubblicamente il principio della "unica Cina" stabilito con il Consenso del 1992. A Tsai viene, però riconosciuto di essere "più moderata" sul tema dell'indipendenza dell'isola rispetto all'ex presidente, Chen Shui-bian, in carica dal 2000 al 2008, anch'egli del Dpp, di orientamento tradizionalmente più critico verso Pechino rispetto al Kuomintang

Messo sotto pressione per rilanciare le sue attività dopo uno scivolone prolungato delle vendite, Gap ha annunciato la chiusura entro l'anno fiscale 2016 di 75 negozi soprattutto all'estero inclusi tutti i 53 punti vendita a marchio Old Navy in Giappone. La misura comporterà costi per 300 milioni di dollari, una perdita di vendite annuali di 250 milioni ma nel lungo termine permetterà risparmi per 275 milioni all'anno e un miglioramento dei margini di quasi il 2%.

La notizia è stata data ieri a marcati americani ormai chiusi congiuntamente a utili e ricavi trimestrali in calo per il quinto periodo di fila. Come se non bastasse, l'azienda non ha confermato i target finanziari per l'intero anno fiscale che aveva fornito a febbraio. Poco dopo l'annuncio dato da Gap, S&P ha tagliato il rating del gruppo di abbigliamento a BB+ da BBB-; l'outlook è stabile.

Il ridimensionamento in Giappone di Gap rappresenta una marcia indietro: nel 2012 il gruppo aveva scelto proprio quella asiatica come prima nazione in cui espandere Old Navy, allora il principale motore delle vendite dell'azienda con sede a San Francisco (California). Ora le ambizioni di crescita di questo brand "saranno ancorate al Nord America", ha spiegato Gap in una nota in cui si spiega che "il Giappone resta un mercato importante per il portafoglio di Gap, con una presenza continua forte di oltre 200 negozi a marchio Gap e Banana Republic". Nell'ultimo anno fiscale Gap contava 3.721 negozi in 51 Paesi.

Nei tre mesi chiusi il 30 aprile scorso, corrispondenti al primo trimestre fiscale, Gap ha registrato profitti pari a 127 milioni di dollari, o 32 centesimi per azione, in calo dai 239 milioni, o 56 centesimi per azione, dello stesso periodo dello scorso anno. I ricavi sono scesi a 3,44 miliardi da 3,66 miliardi. Le vendite nei negozi aperti da almeno un anno hanno registrato una contrazione del 5%, peggio del -4% visto nello stesso periodo del 2015.

Per l'anno fiscale intero, il gruppo - che a febbraio aveva previsto utili per azione di 2,20-2,25 dollari - ha detto che il consensus attuale degli analisti pari a 1,92 dollari per azione "è un target ragionevole" ma per raggiungere quel risultato "i trend nel settore dell'abbigliamento dovrebbero migliorare rispetto al primo trimestre" fiscale.

In attesa dei conti, il titolo Gap aveva guadagnato l'1,11% a 17,28 dollari. Nel dopo mercato ha guadagnato mezzo punto percentuale circa. Da inizio anno ha perso il 30%, segno delle pressioni esercitate da rivali come Zara e H&M.

 

Link, http://www.milanofinanza.it/news/a-taiwan-si-insedia-il-nuovo-presidente-borsa-di-tokyo-0-5-201605200812126397

 



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