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La mostra sul
Lloyd a quota 3.500
Il dato sull’afflusso arriva in occasione del 183º compleanno della
compagnia
20 aprile 2016
Ben 3500 visitatori in meno di un mese: continua a riscuotere grande interesse
la mostra “Lloyd. Le navi di Trieste nel mondo”, inaugurata lo scorso 25 marzo
nella Centrale Idrodinamica del Porto Vecchio, dove resterà aperta fino al 9
ottobre. Il primo dato sull’affluenza arriva in un’occasione “speciale”: oggi,
20 aprile, si festeggia la costituzione, nel 1833, delle “Compagnie di Sicurtà
di Trieste” da cui ha origine il Lloyd, società alla quale il Governo asburgico
affida il compito di garantire le comunicazioni tra le diverse regioni marittime
dell’Impero e di connetterle con le altre terre sottoposte agli Asburgo
raggiungibili per via d’acqua.
L’arrivo a Trieste, nel 1857, della ferrovia che collega la città a Vienna
amplia il mercato dei trasporti di materie prime verso il continente. Nel 1869
l’apertura del Canale di Suez sposta ancora più lontano la frontiera delle rotte
lloydiane, che dal 1870 arrivano a toccare l’India.
Negli anni successivi alla Grande Guerra, il progressivo inserimento di Trieste
all’interno della struttura amministrativa italiana comporta un generale
riallineamento della sua economia. Per il Lloyd, italianizzatosi in “Triestino”,
il cambiamento è totale: mercati, pratiche operative e attività necessitano un
adattamento.
All’inizio degli anni Ottanta del Novecento è in atto un’importante
trasformazione nel sistema globale della mobilità. La maggior parte degli
operatori tradizionali si trova davanti
a due alternative: sparire e lasciare così il campo alle nuove strutture
globalizzate oppure diventare articolazioni locali di queste ultime. Il Lloyd
Triestino segue questa seconda strada, riuscendo a rinascere nell’ambito del
gruppo taiwanese Evergreen, con il nome di Italia Marittima.
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