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Taiwan dice sì alla carne suina italiana
Adesso i produttori avranno 23 milioni di consumatori a cui offrire i loro prodotti. La notizia arriva dopo che a dicembre anche le Filippine avevano dato il nulla osta

di STEFANIA AOI

Dopo oltre cinque anni di negoziazioni con il nostro ministero della Salute, Taiwan apre alle esportazioni di carne suina italiana e di salumi. “Grazie a questa decisione abbiamo circa 23 milioni di consumatori a cui proporre le nostre carni e i nostri salumi”, esulta Nicola Levoni, presidente di Assica, l’associazione dei produttori.

È stato il Bureau of Animal and Plant Health Inspection and Quarantine (Baphiq) di Taiwan a dare il via libera e a ufficializzare il riconoscimento dell’Italia quale Paese indenne da Peste suina africana (Psa). Unica eccezione è quella della Regione Sardegna che per ora non potrà vendere le sue carni in quel paese. Tra Taiwan e l’Italia vi è sempre stata una buona cooperazione che ha consentito fitti scambi economici e commerciali, che hanno permesso ad entrambi i paesi di beneficiare di reciproci vantaggi nei settori più disparati.

“Proprio l’apprezzamento da parte dei taiwanesi dei prodotti italiani ci ha avvantaggiato. – prosegue Levoni – Per il nostro settore queste sono ottime notizie. Quelle che vorremmo sentire tutti i giorni”. L’apertura di Taiwan segue quella delle Filippine arrivata lo scorso dicembre. Frutto, anche quest’ultima, di un’intensa attività diplomatica, condotta dal ministero della Salute in collaborazione con la Commissione europea e l’Ufficio Ice – Agenzia di Taipei.

Il mercato dei salumi sta dando grande soddisfazione ai produttori. Solo nei primi sei mesi del 2017 si era registrato un aumento delle esportazioni superiore al 6% in quantità. L’Italia è arrivata a portare nel mondo, 85mila tonnellate di mortadelle, prosciutti, salami vari, per un valore di 719 milioni di euro in aumento dell’11% rispetto al semestre 2016. “I dati Istat sono incoraggianti – spiega Levoni – Ma non si può abbassare la guardia. La situazione internazionale è in rapida evoluzione e se ci sono opportunità ci sono anche molte incognite, a partire dai neo protezionismi fino alle incertezze geopolitiche che non risparmiano l’Europa”.

 

Link, http://www.repubblica.it/economia/rapporti/osserva-italia/mercati/2018/04/03/news/taiwan_dice_si_alla_carne_suina_italiana-192846380/

 



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