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SEMICONDUTTORI: TAIWAN MINIMIZZA IMPATTO RESTRIZIONI EXPORT CINA
(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Milano, 06 lug - Il gruppo taiwanese Tsmc,
primo produttore al mondo di semiconduttori, ha minimizzato l'impatto delle
restrizioni cinesi alle esportazioni di due metalli rari essenziali per la
fabbricazione dei chip. 'Dopo una valutazione, non ci aspettiamo che queste
restrizioni su materie prime quali il gallio e il germanio possano avere un
impatto diretto sulla produzione di Tsmc', ha indicato il gruppo in una nota.
Stessa linea anche da parte della ministra taiwanese dell'Economia, Wang Mei-hua, che ha indicato come la Cina esporti questi due materiali in forma grezza, mentre Taiwan li compra raffinati da altri paesi come gli Stati Uniti e il Giappone. 'L'impatto a breve termine e' dunque limitato', ha affermato la ministra, aggiungendo che 'sorveglieremo con attenzione gli effetti a lungo termine delle restrizioni sul mercato internazionale, in termini di prezzo e approvvigionamento'. Tsmc (Taiwan Semiconductor Manufacturing Company), che conta tra i suoi clienti Apple e Intel, non ha commentato eventuali effetti indiretti a lungo termine della decisione cinese, precisando che monitora attentamente la situazione. Tsmc controlla piu' della meta' della produzione mondiale di wafer di silicio, che si trovano in tutti i tipi di dispositivi elettronici, dalle automobili agli smartphone.
La Cina produce l'80% del gallio e del germanio a livello globale. Il gallio e' utilizzato soprattutto per i pannelli fotovoltaici e le lampadine al Led (secondo quanto indicato nel 2020 dalla Commissione europea) e il germanio per la fibra ottica e le lenti delle fotocamere a infrarossi.
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