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TSMC in Arizona produce come a Taiwan, svolta per i semiconduttori in occidente?
TSMC raggiunge
traguardo in Arizona: primi test di produzione completati con successo nel nuovo
stabilimento USA, segnando l'espansione dell'azienda taiwanese
a cura di Marco Pedrani
Pubblicato il 09/09/2024 alle 11:16
TSMC ha ottenuto risultati promettenti nella produzione di prova presso il suo
nuovo stabilimento in Arizona, raggiungendo rese paragonabili a quelle degli
impianti taiwanesi. La notizia, riportata da Bloomberg citando una fonte
anonima, segna un passo importante per l'espansione dell'azienda negli Stati
Uniti.
Questo sviluppo è cruciale per il progetto di TSMC in Arizona, che prevede un investimento di 65 miliardi di dollari per la costruzione di tre fabbriche. L'iniziativa, sostenuta da ingenti finanziamenti governativi, mira a rafforzare la produzione di semiconduttori sul suolo americano.
Wafer CPU
Lo stabilimento in Arizona ha avviato la produzione di wafer ad aprile,
utilizzando l'avanzata tecnologia a 4 nanometri. Le rese di produzione ora
equivalenti a quelle degli impianti di Taiwan dovrebbero consentire a TSMC di
raggiungere i propri obiettivi di produzione.
TSMC ha molto in
gioco con le sue operazioni negli USA.
Il governo statunitense sta fornendo un sostegno sostanziale attraverso
sovvenzioni e prestiti. TSMC riceverà fino a 6,6 miliardi di dollari in
sovvenzioni e 5 miliardi in prestiti per il suo progetto in Arizona.
La produzione
partirà nel 2025
Il primo impianto in Arizona dovrebbe iniziare la produzione nella prima metà
del 2025. Il secondo, previsto per il 2028, produrrà chip utilizzando tecnologia
a 2nm con transistor nanosheet di nuova generazione, oltre alla tecnologia a
3nm. Il terzo si concentrerà su processi a 2nm o più avanzati, con l'avvio della
produzione previsto entro la fine del decennio.
Inizialmente, il
piano prevedeva che il primo impianto raggiungesse la piena produzione
quest'anno, ma i tempi sono stati posticipati a causa di diverse sfide legate
alla forza lavoro. TSMC ha avuto difficoltà nel trovare lavoratori qualificati
localmente, oltre ad avere problemi a causa delle differenze culturali tra il
management taiwanese e i dipendenti americani. Inoltre, una carenza di operai
edili specializzati ha rallentato il processo di costruzione della fonderia.
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